Domanda:
Naufragio Costa Concordia, lo scoglio c'è o non c'è sulle carte nautiche?
Luigi
2012-01-14 18:20:19 UTC
Prima cosa cordoglio per i morti di questa tragedia del mare di cui sono le vittime innocenti.
Senza pretendere di arrivare a qualche conclusione sulla vicenda, a cui le varie commissioni d’inchiesta daranno una risposta, vorrei esporre qualche punto di riflessione.
Il comandante della nave dichiara che lo scoglio non è riportato sulle carte nautiche.
La maggior parte delle persone pensa e dice che ciò non è possibile, che sono anni che le carte sono precise ecc. ecc., io su queste affermazioni non metterei la mano sul fuoco e imprecisioni le ho riscontrate di persona in altri luoghi.
Dato che si tratta di un collega ho fatto qualche ricerca in proposito.

http://www.ilpost.it/2012/01/14/il-naufragio-della-costa-concordia/

Guardando il sito Marinetraffic che monitorizza tutte la navi dotate di AIS si vede la rotta che stava seguendo la nave avvicinandosi al Giglio, la prua puntava esattamente a centro isola con una rotta di circa 280, poi la posizione successiva alle 21:02 UTC vede la nave circa nella posizione dove si è incagliata con una prora 013 velocità 1.1 probabilmente era in una posizione ancora non definitiva in quanto ora la prora della nave è verso S.
Partendo da questi dati ho provato a ricostruire i fatti.
Dalla rotta 280 si arriva a S del porto del Giglio e per evitare l’isola bisogna dare barra a DR. Se questo viene fatto in ritardo la poppa della nave in accostata si avvicina agli scogli “Le scole” e ciò spiegherebbe il perché la pinna a proravia della falla è integra e la poppa si è squarciata, perché appunto la nave era in accostata, fatto questo la nave ha proseguito verso N andando oltre il porto del Giglio e quando il comandante si è reso conto che la nave era spacciata è tornato indietro cercando di fare arenare la nave il più vicino possibile all’imboccatura dello stesso per permettere dei soccorsi più rapidi da terra, cosa che si è verificata.
Ora se è andata così provate ad andare su google earth e ingrandite a 400 mt. D’altezza esattamente sul punto Lat. 42° 21’ 20,36”N Long. 010° 55’ 48,59”E.
Troverete un piccolo scoglio, che sulla carta riportata sotto non è riportato:

http://www.pagineazzurre.com/italian/tavole/id_tos-8b/regione_toscana.htm
Cliccate poi sull’isola del Giglio

Per essere più precisi bisognerebbe avere la carta n. 119 che io non ho e che il comandante se voleva fare quel tipo di manovra avrebbe dovuto consultare e vedere se su questa carta lo scoglio in questione è riportato, io purtroppo per il comandante credo sia riportato sulla 119, ma attendo conferma da voi. Se è quello lo scoglio incriminato basta andare a vedere se c’è ancora, se non è più lì vuol dire che è quello nello scafo della nave.
Perciò è stata comunque una manovra azzardata aggravata dal fatto che è stata consultata una carta nautica di scala non appropriata.
Non prendo in considerazione che abbia provato a passare fra l’isola e "le Scole" la larghezza è di soli 70 mt. E i fondali insufficienti.
Diciamo che se avesse cominciato l’accostata solo 100 mt. Prima sarebbe passato indenne.
Allora la mia domanda è lo scoglio è segnato oppure no sulla carta 119?
Saluti a tutti i marittimi.
Quattordici risposte:
2012-01-17 12:52:34 UTC
Mare di Dio, che sceveri le sorti

dei combattenti nella sacra guerra,

io ti prego: non rendere i tuoi morti,

Mare, alla terra;

non rendere i cadaveri che il sale

macera, né l’ossame che tra flutto

e flutto imbianca, al lido, o Sepolcrale,

e al nostro lutto.



Gabriele D'Annunzio, Per i morti del mare, dicembre 1915



Comandante, dopo una profonda preghiera di raccoglimento per le vite che sono state perdute, mi permetta di sintetizzare il mio pensiero sull'accaduto, e che risponde pienamente alla Sua domanda: l'errore vero ed esiziale del comandante Schettino è stato quello di accostare violentemente a dritta quando ha temuto di essere troppo vicino agli scogli alla sua sinistra. Doveva ben sapere che in questo modo a poppavia la fiancata di babordo si sarebbe allargata di circa 70-90 metri (faccio un calcolo a braccio) rispetto alla rotta che la nave teneva prima dell'accostata, e che sarebbe andata addosso allo scoglio quasi perpendicolarmente. La falla lo sta a dimostrare, l'aletta di rollio è intatta, ma a poppavia c'è l'inferno. Schettino aveva voluto esprimere la sua guasconeria, la sua sicurezza preparandosi a sfilare davanti a Giglio Porto così prossimo alla costa? Doveva allora continuare sulla prima rotta, se anche avesse toccato lo avrebbe fatto in tangenza, non ortogonalmente. È stato vigliacco, ha avuto paura di una sua scelta. Lo so perché, nel mio piccolo, è successo anche a me diversi anni fa, sulla punta sud di Palmarola, c'ero sempre passato fra quelle guglie ma quel giorno vuoi una corrente più forte, vuoi un refolo più forte ... ho avuto paura e ho scontrato il timone. Non l'avessi mai fatto, è successo esattamente quello che è successo al Concordia, per fortuna solo tanta paura e qualche piccola riparazione. Ma da quel giorno non ho mai, dico mai, più rischiato nulla.
Mastro Geppetto
2012-01-15 02:08:24 UTC
Sig. Comandante,

al di là della segnalazione o meno degli scogli c'è qualcosa che non mi quadra.

. non sono certo che il tracciato della rotta nella figura sia di prima mano. Vorrei conferma.

. non so la velocità alla quale è stata fatta la manovra, nè a che velocità si possono usare i Thruster nè se questi sono stati usati: presumo di no.

. dalla forma e posizione dello squarcio desumo che la nave era in accostata: questa classe di navi scarroccia parecchio la poppa in accostata.

. una rotta da parata a fianco del porto del Giglio sarebbe stata per 335° a minimo 1,2 miglia dalla costa, rotta di atterraggio spostata 3 miglia a sud delle Scole.

. per accostare di 50° una nave di quel genere ci vogliono intorno ai 450- 700 metri, la curva di evoluzione indica che scarroccia di poppa, non so quanto tempo stiano i motori (se non sbaglio idraulici) a portare i timoni alla banda.

. cominciare l'accostata 100 mt prima avrebbe significato comunque sfiorare la costa: sarebbe passato indenne con rischio.

. se lo scoglio non è segnato sulla carta 119 direi che è una attenuante per il comandante, condivido che la manovra era azzardata: sfiorava comunque la batimetrica dei 20 metri in costa rocciosa.



Complimenti tuttavia per la freddezza di aver portato la nave in secca per dare il minimo danno ai passeggeri e facilitare le operzioni di soccorso.

Vorrei avere dati sui compartimenti allagati, direi quelli dei generatori principali, se è così complimenti ai progettisti e costruttori se i motori non si sono spenti e se l'impianto elettrico, l'inverter dei motori principali e il quadro di media tensione ha fatto l suo prima di essere invaso dall'acqua!.



Non mi tornano le posizioni fra lo scoglio delle Scole e la posizione di nave ferma. Non mi torna poi che manchi la registrazione di incaglio.

Sembra che sia impreciso o raddrizzato il tratto di rotta proprio nei pressi delle Scole, quello determinante, probabilmente per la cadenza di invio dell'informazione della posizione.

Dal film della "Repubblica" sembra che la nave abbia urtato in accostata netta uno scoglio molto appuntito. Da dove ha preso poi energia e spazio per andare in secca? thruster su emergenza? motori ancora accesi? Quali compartimenti sono stati interessati dala falla? quelli dei 2 ddgg di poppa?

Vorrei essere rassicurato sulla certezza dei dati pubblicati e faccio riserva di maggiori informazioni au quanto detto.
dottor K
2012-01-15 03:51:22 UTC
Ho navigato in zona piu' di una volta, ti assicuro che le mappe sono estremamente precise tanto che quella dell' Isola d'Elba e' usata in quasi tutte le esercitazioni di carteggio quando si prende la patente nautica in Tirreno. Si usa quella perche' c'e il piccolo inganno che il nord magnetico ha una declinazione leggermente diversa per colpa della presenza di ferro della zona.

Non ho sottomano la 119 e' in barca ma sul Navionics sono indicate con precisione sia le secche delle Scole sia quella di fronte all' hotel Saraceno (poco prima del porto) che non e' emersa ma e' a meno di 3 metri di profondità. Il problema e' che per prendere un qualsiasi scoglio in zona bisogna essere a meno di un quarto di miglio dalla linea di costa . Stando al marine traffic la rotta era a piu' di un miglio: a quella distanza ci sono piu' di 100 metri di fondale.

Conosco bene anche le scole perche' ci ho fatto piu' di un immersione il fondale scende da 10 a 40 metri circa in meno di 50 metri non ci sono scogli fantasma .



Condivido la tua ipotesi di rotta ma l'errore del comandante e' folle: ha accostato alla linea di costa per quasi la metà della lunghezza della nave impedendone la manovra e rendendo il GPS inutile e pericoloso. Se va bene ti da il centro nave ma a quella distanza qualsiasi virata rischia di farti arenare
2012-01-15 02:18:45 UTC
Grazie per la precisa descrizione dei luoghi : ho verificato con Googlle earth e gli scogli sono evidenti, così anche sulla mappa di pagine azzurre dove è indicato Le scole con un numero " 98 ", presumo la profondità in quel posto; quello su cui ho un dubbio è il fatto che al momento dell'urto la prua della nave era in direzione N, mentre attualmente è in direzione S , cioè dopo l'urto con lo scoglio ha effettuato una inversione ad U andando a fermarsi proprio in prossimità delle Scole;

anche a voler considerare la mancata segnalazione degli scogli, ma la strumentazione di bordo, sonar o quant'altro, non avrebbe dovuto allertare chi era al comando?
Mago Di az
2012-01-15 12:47:47 UTC
Egregi signori mi unisco al cordoglio per i morti di questa tragedia del mare.

Mi congratulo per la vostra conoscenza e mi permetto di apportare un poco della mia.

Sono un esperto di sistemi GPS e di cartografia, è il mio mestiere.



Mi permetto di sollevere grossi dubbi a riguardo dell' autenticità di quanto si 'legge' su:



http://www.marinetraffic.com/ais/default.aspx?zoom=9&oldmmsi=247158500&olddate=1/13/2012%209:02:00%20PM



I dubbi che mi hanno portato a diffidare di quanto si legge sono : Il nome della nave riportato è Test.

Ma come? Il nome della nave che ci si aspetta di leggere non può essere TEST !! deve essere Concordia o Costa Concordia.

Dopo una 20 di minuti è 'magicamente' riapparso il nome corretto ovvero Costa Concordia.

Ho provato ad andare indietro nel tempo: è infatti sufficiente cambiare l'ora dell'interrogazione al server di marinetraffic.com e... non esistono altri dati storici se non quelli relativi all'orario presunto della tragedia.

Provate voi stessi se da

http://www.marinetraffic.com/ais/default.aspx?zoom=9&oldmmsi=247158500&olddate=1/13/2012%209:02:00%20PM

mettete:

http://www.marinetraffic.com/ais/it/default.aspx?zoom=9&oldmmsi=247158500&olddate=1/13/2012%207:02:00%20PM/13/2012%207:02:00%20PM

Ovvero due ore prima, o qualsiasi altra ora o giorno: non troverete nulla !

Al contrario con altri navi il sistema di interrogazione cambiando l'ora funziona egregiamente.

Poiché non mi sembra un operazione semplice o alla portata di tutti quella di manipolare un server e quei dati sono chiaramente in memoria di quel server, sono a chiedere lo vostra opinione in merito:

Mi chiedo se si tratta di uno scherzo di cattivo gusto o tentativo di manipolazione o altro.

Cari Saluti



P.S: A supporto di quanto detto ho fatto una verifica e ho scoperto come sia 'relativamente semplice' per un esperto 'manipolare il server:

Un possibile e semplice metodo è quello di simulare il Trasponder di bordo, infatti il protocollo di comunicazione non è criptato come si evince dal sito http://www.marinetraffic.com/ais/faq.aspx?level1=160#2

Di seguito riporto il metodo con cui vengono inviati i dati al server. (sicurezza zero !)

Chiunque esperto puo inviare le sette posizioni da un qualsiasi pc e 'stamparle' sul server.

In ogni caso il server ricevente ha sicuramente memorizzato l'indirizzo IP da dove sono state inviate le posizioni e quindi non dovrebbe essere difficile risalire al PC del fautore della 'manipolazione'.



How is the data collected?

Our base stations are equipped with an AIS receiver, a PC and an Internet connection. The AIS unit receives data, which are processed by simple software on the PC and then sent to a central database by means of a ‘web service’. This software is free for anyone interested, under a GNU license. (Read section 'Cover your Area' for more information on how to install your own AIS base station).



Data received by the AIS unit are encoded in NMEA sentences (64-bit plain text). A sample is shown below:

!AIVDM,1,1,,B,1INS<8@P001cnWFEdSmh00bT0000,0*38



Messages include the following three basic types:

1. Dynamic Information, such as vessel’s position, speed, current status, course and rate of turn.

2. Static Information, such as vessel’ name, IMO number, MMSI number, dimensions.

3. Voyage-specific Information, such as destination, ETA and draught.
2012-01-17 07:39:27 UTC
Premetto che non sono un marinaio ma solo un ingegnere informatico. Però cerco di utilizzare le mie conoscenze per commentare i dati presenti su http://www.marinetraffic.com/ais/it/default.aspx?zoom=9&oldmmsi=247158500&olddate=1/13/2012%209:02:00%20PM

Personalmente concordo totalmente con quello che dice Gneola. Faccio rilevare che:

1) i dati da considerare sono solo quelli individuati dai triangolo, ovvero sono dati puntuali;

2) per questo motivo, non necessariamente la linea blu descrive la reale rotta percorsa dalla nave ma è semplicemente costituita da segmenti che uniscono i vari punti rilevati, un po' come il gioco dei puntini sulla settimana enigmistica;

3) a partire dalle 20.21 si hanno un certo numero di punti rilevati ogni 4-5 minuti, tutti a circa 15.4 knots; questo va avanti fino alle 20:37 (totale 5 punti); questo mi fa pensare che il sistema comunichi i dati con questo ritmo;

4) i 5 punti di cui sopra, sono praticamente sulla stessa linea retta, segno che in quel tratto la nave ha navigato effettivamente puntando l'isola;

5) il punto successivo, anziché essere rilevato intorno alle 20:41, come era da aspettare, è registrato solamente alle 20:53, con una velocità di solamente 2.9 knots, al di là del porto; considerando la brusca decelerazione, è ragionevole pensare che circa 3/4 di questa lunga tratta sia stata percorsa a velocità elevata e solo circa 1/4 a velocità ridotta.



Detto tutto ciò, e considerando la stazza della nave che non permette virate come quella riportata alle 20:37, ritengo sia ragionevole pensare che la reale traiettoria sia molto più curva e che quella rappresentata sia soltanto l'arco della vera traiettoria. Il punto registrato alle 20:37 e quello delle 20:53 fanno immaginare che la traiettoria sia realmente compatibile con il passaggio sugli scogli delle scole, probabilmente su quello piccolo. Con questo voglio dire che non si può parlare di guasto del sistema GSM ma, anzi, estrapolando i dati presenti, se ovviamente confermati, direi che è altamente probabile che il sistema funzionasse correttamente. L'assenza dei dati durante l'approccio all'isola fa pensare ma ovviamente sarà eventualmente il magistrato a valutare il perché. Tuttavia i dati confermano a mio parere che la nave sia passata molto vicino alla costa e che gli strumenti, se accesi, avrebbero allertato il comandante.
The best
2012-01-17 06:15:10 UTC
Io esprimo il mio cordoglio alle vittime,concordo col collega,che il comandante ha fatto la manovra di "Emergenza" nei modi migliori per evitare una certa e sicura catastrofe ben peggiore,con migliaia di vittime,e non azzardo alcun genere di ipotesi relativa alle responsabilita, poiche sin che i periti non analizzeranno a dovere il tutto... nessuno potra dire nulla.

in primis resta il fatto che comunque la nave "Non doveva essere li cioe fuori rotta di sicurezza" su questo non ci piove !...e il comandante ha infranto alcune ed elementari norme che purtroppo,saran peggiorative in sede di udienza.
Rafael Da Vantio
2012-01-17 00:23:35 UTC
Gentile Comandante, io piccolo marinaio di una barca di 10 m. sono abituato a considerare il punto nave ottenuto col GPS un punto nel senso letterale del termine: cioè la posizione si identifica con tutta la barca. Ma quando un bastimento è lungo 30 volte tanto, la posizione del GPS è quella del ricevitore, che può essere a centro nave o meglio sopra la plancia. Non so dove sia (o dov'era) esattamente sul Concordia, ma ho l'impressione che dietro al ricevitore ci siano stati almeno 200 metri di nave che sulla carta, e per Schettino, erano franchi. Ieri sera a Porta a Porta un marittimo messinese, Lanzafame, è stato l'unico, proprio per la sua sensibilità, ad aver colto l'improvvisa virata (ha usato proprio questo termine) a dritta, dieci secondi prima dell'impatto. Schettino si è reso conto all'ultimo del suo fiducioso rapporto col "punto" nave, ma era troppo tardi: la cosa incredibile è che l'aletta di rollio, poco più a prora della falla, non è stata sfiorata, il che vuol dire che il Concordia stava girando letteralmente su se stesso.
?
2012-01-16 18:20:41 UTC
Non sono stati tolti punti nei server di Marinetraffic: non ci sono mai entrati. Dopo l'ultima battuta alla velocità di 15 nodi il sistema è stato deliberatamente spento. E poi riacceso più avanti dopo la punta Gabbianara. Di fatto risulta un cambio di rotta molto lontano dalle Scole e come se fosse fuori pericolo. In realtà troviamo batture molto vicine nel tratto veloce (distanze lunghe a parità di intervallo di segnalazione punto nave) e nessuna in tutto il passaggio davanti all'isola. Se devo essere sincero, da altre esperienze personali, credo che sia pure possibile trasmettere una rotta virtuale al server per cui a guardare fuori dalla finestra vedi una nave a due passi che circuita piano piano il bagnaciuga, mentre sul server è a chilometri dalla costa. Non mi stupirei se addirittura il comandante pensasse di fare l'azzardo di infilarsi tra i due scogli maggiori. Comunque lo scoglio strisciato di vernice rossa è stato già individuato e il istero dove ha abbordato è chiuso.
Alessandro
2012-01-15 10:40:13 UTC
Salve Luigi. Anch'io ho avanzato i tuoi stessi dubbi dopo aver visionato la rotta del Costa Concordia sul sito Marine traffic. Riportandola sulla cartografia navionics la nave risulta passare ben al di fuori delle Scole, e lontano dagli scogli segnati, sopra un fondale di un centinaio di metri. Aspetto di vedere la collocazione esatta dello scoglio strappato dalla nave. Qualcosa effettivamente non torna. O la posizione segnata su Marine traffic è sbagliata o effettivamente sulla carta nautica c'è qualcosa che non va.
?
2012-01-15 11:44:35 UTC
Ciao luigi anch'io ho visto su marittim trafic la traccia della nave onestamente dai dati presi se attendibili dal sito bisogna esaminare l'intervallo di tempo che va dalle 19:00 in poi ti posso dire che una nave passeggeri sul ponte comando ci sono due tre uff/li i marinai quindi secondo la mia opinione si sono fidati troppo della cartografia elettronica non controllando ad intervali regolari il punto nave non solo con i gps ma neanche ottico o radar per concludere si tratta di errore umano una nave oggi dispone di molti ausili per la navigazione ma non bisogna mai dimenticare i metodi tradizionali siccome queste navi fano sempre le stesse rotte ed adiritura non vengono traciate a mattita ma a penna la troppa sicurezza a inescato una reazione a catena di eventi che si è conclusa come noi sappiamo l'unica altra spiegazione poteva essre un avaria che non è stata mai dichiarata quindi in conclusione si tratta di errore umano.
2012-01-15 07:16:33 UTC
La posizione della Costa Concordia al momento dell'impatto con gli scogli "Scole", posti a sud del porto del Giglio, è riportata dai dati AIS un miglio circa oltre gli scogli stessi e a mezzo miglio oltre il porto, in mare aperto. Questo fa pensare a un malfunzionamento degli strumenti di bordo. La virata improvvisa a D per evitare gli scogli ha salvato la prua, ma per l'abbrivio la nave ha impattato gli scogli a poppavia. Il capitano considerando la nave spacciata, ha poi effettuato un largo giro a sinistra mettendo la prua a sud e dirigendosi verso il porto del Giglio da nord: questa manovra appare un tentativo di farla adagiare su un fondale basso. La manovra ha evitato che la nave si inabissasse al largo dove il fondale è molto profondo. Così si spiega perché la Concordia sia adagiata a D pur avendo lo squarcio dal lato opposto agli scogli di P. Lazzaretto e perché la prua punti a sud mentre la rotta originaria era verso nord.



http://www.marinetraffic.com/ais/default.aspx?zoom=9&oldmmsi=247158500&olddate=1/13/2012%209:02:00%20PM



Sulla base di quanto sopra ritengo che la posizione del comandante, pur rimanendo grave per l'accusa di aver accostato con troppo ritardo, non aver controllato bene le carte e abbandonato prematuramente la nave, potrebbe risultare ridimensionata se si accertasse che effettivamente la strumentazione di bordo fosse in avaria.



Ecco gli scogli contro cui è andata a strusciare la Concordia. Come si vede sono a sud del porto del Giglio, mentre ora il relitto si trova a nord (ma con la prua rivolta a sud) tra punta Lazzaretto e Punta Gabbianara.



http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/01/14/foto/le_scole_ecco_gli_scogli_sulle_carte_nautiche-28110610/1/
valentina
2012-01-15 06:10:11 UTC
mi unisco al cordoglio e soprattutto spero per le persone ancora disperse

qui c'è un confronto tra carta e foto aerea e se è quello esterno direi che è segnalato



http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/01/14/foto/le_scole_ecco_gli_scogli_sulle_carte_nautiche-28110610/1/



e chiedo, accostata a parte perchè passare così tanto sottocosta?

saluti
2012-01-14 19:48:06 UTC
ciaoooo bel marinaiooooooooooooooooooooooooooooooooo.


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